Palazzo Radzwiłł, a Nieborów, rappresenta un esempio di stili e culture
Palazzo Radzwiłł a Nieborów, in Polonia centrale, ha una storia secolare: partendo dalla fondazione intorno al 1694, ha subìto rifacimenti fino all’aspetto attuale e agli arredi interni in gran parte di stile rococò.
Le mattonelle olandesi tappezzano anche le pareti dell’anticamera imponente; il bianco e blu inizia laddove si interrompe il ritmo geometrico del pavimento bicromo a grandi lastroni di marmo bianchi e neri. Di fronte, s’apre la teoria delle stanze private che introducono alle camere da letto, allo studio e alla ricca biblioteca.
Varcata la soglia della “Sala bianca”, lo stupore ci prende. Il grande ambiente ha avuto nel tempo una funzione polivalente, usato quale sala da ballo ma anche come cappella palatina.
Nella teoria delle stanze, alle pareti s’alternano colori vivaci e altri più tenui, seguendo il gusto aristocratico di tante residenze d’Europa.
Una piccola stanza da pranzo risente del gusto anglosassone, mentre il salone rosso è rimasto immutato nello sfarzo rococò. Tra le camere da letto, quella del Voivoda (titolo riservato ai principi elettivi, ai capi e governatori di una provincia) con il letto a la polonaise, dà il senso della riservatezza della residenza. È connotata dal verde dei damaschi.
All’esterno, la facciata conserva le linee austere del barocco nord europeo. Tutt’intorno, il giardino ameno, al sole di primavera si tinge dei più bei colori della natura.
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Foto di ROBERTO PIERUCCI
Testo di TEOBALDO FORTUNATO
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