Un hotel-museo che racconta in 30 camere diverse 60 anni di design
Dormire dopo una lunga giornata nel letto rotondo di Massoni e specchiarsi la mattina prima di uscire nell’Ultrafragola di Sottsass?
Tutto questo è possibile all’Interno Marche a Tolentino, un hotel-museo, 30 stanze, di cui 25 camere e 5 suite long stay, sono arredate tutte in modo diverso, ognuna dedicata ai progettisti e ad alcuni degli stili più iconici del design.
La location in cui sorge la nuova struttura recettiva è Villa Gabrielli, già sede di un opificio novecentesco, recuperato attraverso un complesso lavoro, riportando alla luce affreschi e strutture, che rivivono attualmente all’interno di Interno Marche. Un’operazione culturale voluta e promossa da Franco Maschini, presidente di Poltrona Frau.
L’intervento ha richiesto l’impiego di quasi 2000 professionisti, coordinati da ORA Studio, che per tre lunghi anni hanno messo a disposizione capacità e competenze per la splendida riuscita di questo ambizioso progetto.
Interno Marche è stato pensato come un destination hotel per gli appassionati di design, proponendo un’offerta accessibile ad una platea ampia, interessata e curiosa.
L’obiettivo è far immergere gli ospiti nell’atmosfera creata da ogni singolo progettista a cui sono dedicate le stanze, da Michele De Lucchi, Marc Newson, Gae Aulenti, Vico Magistretti, Giò Ponti, Roberto Lazzeroni, Nendo e tanti altri e in quelle dei 5 movimenti stilistici che hanno attraversato l’ultimo secolo: Secessione Viennese, Arts&Crafts, Radical, Pop e Movimento Moderno.
Uno spazio in cui poter scoprire la storia del design, immergendosi e vivendo a contatto diretto con le sensazioni del progettista. Un’installazione visiva e tattile, ma anche un lavoro filologico e di archivio raccolto e reso disponibile all’interno di un caveau digitale, grazie alla possibilità offerta agli ospiti di scansionare i codici QR code collocati in diversi punti dell’hotel con l’obiettivo di valorizzare oltre al prodotto fruibile negli spazi anche la parte conoscitiva e di scoperta culturale per gli ospiti.
L’articolo continua su DENTROCASA in edicola e online.
Seguici su