Questa apprezzabile ristrutturazione riqualifica e definisce un nuovo percorso abitativo derivante da un preesistente fabbricato
Cingallegra è il nome dato alla villa: pittoresco e melodioso, come il canto, appunto, di questo piccolo uccello. La firma dell’intervento è di Luca Rampazzi, architetto che ha saputo interpretare e soddisfare al meglio le esigenze della committenza fondendo contemporaneità, ritmo, armonia materica e chiarezza espressiva, per una residenza ricca di spunti e di fascino.



L’operazione, che ha riguardato il riordino degli spazi abitativi e la regolarizzazione della volumetria, punta a far emergere con forza il rapporto tra esterno e interno, tra costruito e paesaggio.
Nel cuore del progetto c’è il concetto di “piazza”: tutti i nuovi volumi sono stati aggregati attorno alla planimetria originaria della vecchia casa, così da gerarchizzare e ordinare ogni superficie esterna.

Il nuovo corpo abitativo si sviluppa su più livelli per accogliere le aree giorno e notte, mentre i corpi accessori – autorimessa, dépendance e piscina – sono distribuiti su un unico piano. Il giardino è stato profondamente riqualificato: una grande terrazza sopraelevata fa da cerniera tra l’abitazione e il verde perimetrale.



Il risultato è un corpo di fabbrica articolato, che coniuga il rispetto per la preesistenza con l’inserimento di volumi contemporanei e spazi di qualità.
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Progetto arch. LUCA RAMPAZZI – ATELIER RAMPAZZI
Foto PIER MAULINI
Testo ALESSANDRA FERRARI
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