La tecnica del frottage adottata dall’artista romano
L’arte del frottage, come una magia, diventa l’espressione di sentimento e passione con cui Paolo Medici restituisce i risultati della sua personalissima indagine esistenziale.
Paolo Medici è nato a Roma nel 1955, e attualmente vive e lavora a Bologna.
L’artista si racconta così alla rivista DENTROCASA: “Da ragazzo ho avuto il privilegio di conoscere il grande Maestro Corrado Cagli. Io, con l’innocenza di un ragazzino, ebbi l’audacia di sottoporgli un mio dipinto che, eseguito a soli 14 anni, posso oggi definire “improponibile”! Lui disse: “Lascia perdere…!”
Io non lo feci, anzi mi applicai con caparbietà e fui premiato… diventai suo allievo.
Il frottage era solo una delle tante tecniche da lui utilizzate, io invece ne fui rapito, tanto da adottarla come mia esclusiva tecnica di pittura. Non ho mai utilizzato pennelli: le mie opere sono realizzate esclusivamente con pastelli cerosi a olio sfregati su fogli di carta sottile. Successivamente vengono intelati. Nel tempo, ho sperimentato che, ruotando alcuni tipi di cliché, riuscivo a mescolare i colori, ottenendo una trama più compatta.
Questa scoperta mi ha regalato la possibilità di realizzare gli incarnati dei corpi al meglio. L’incarnato oggi è più luminoso e riesco a lavorare molto meglio sulle sfumature del chiaroscuro, ottenendo una profondità tale da riuscire a paragonare il risultato alla tecnica con pennelli ad olio. Questa è stata una vera innovazione della tecnica del frottage e pertanto oggi alcuni mi definiscono il maestro del frottage.”
L’articolo continua su DENTROCASA in edicola e online.
Gianbattista Bonazzoli
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