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Foto @Luca Zanon

BRESCIA BERGAMO: GLI IMPERDIBILI APPUNTAMENTI

Rinascere dalla cultura. Scoprire i tesori, le tradizioni, la bellezza di un territorio che tante emozioni ha da dare.

Il progetto Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 nasce come segno di speranza, orgoglio e rilancio. Un necessario momento di bellezza dopo la drammatica esperienza pandemica. Una forte volontà dei sindaci dei due Comuni, insieme a tutte le Istituzioni dei rispettivi territori, abbracciata dal resto del Paese.

VISIONI PER UN FUTURO PRESENTE. CITTÀ, AMBIENTE, COMUNITÀ  

Bergamo e Brescia, due città per un unico disegno orientato al futuro. Da qui l’idea delle mostre, nelle due città, dall’unico tema “Visioni per un futuro presente. Città, ambiente, comunità”.  

La mostra bresciana, promossa dal Comune di Brescia in partnership con Ance Brescia in collaborazione con Fondazione Brescia Musei, e curata da Alberto Ferlenga con Urban Center Brescia, si sviluppa negli ambienti dell’ex cinema Astra.

L’intento è dimostrare come la storia e i caratteri della città abbiano contribuito alla costruzione della sua condizione attuale, come lavoro, natura e cultura abbiano sempre fatto parte della sua specificità, come le politiche urbane stiano, già da oggi, costruendo un futuro che si delinea principalmente nel presente.

Promossa dal Comune di Bergamo in partnership con Ance Bergamo e Plenitude, la mostra a Bergamo, ospitata nel Palazzo della Libertà, è curata da Luca Molinari con Federica Rasenti (Luca Molinari Studio).

Passato, presente e futuro dialogano insieme, riflettendo processi in atto nella città reale ma anche nei suoi territori, attraverso molteplici voci e sguardi.

Pensata come un evento pop, ha coinvolto autori e produttori di immagini di tre generazioni: Gabriele Basilico, Filippo Romano e Davide Rapp.    

Fino all’8 ottobre 2023
bresciamusei.com

LUCE DELLA MONTAGNA   

Il fulcro del Brescia Photo Festival 2023 si trova al Museo di Santa Giulia con una delle più importanti esposizioni mai realizzate sul mondo delle vette, dal titolo “Luce della Montagna”, a cura di Filippo Maggia, prodotta dalla Fondazione Brescia Musei e da Skira.

L’esposizione analizza l’universo iconografico della montagna attraverso le opere di quattro maestri della fotografia: Vittorio Sella, Martín Chambi, Ansel Adams, Axel Hütte.

Innovativa la formula: non una collettiva di quattro autori, quanto più un progetto composto da quattro personali che documentano, attraverso 120 immagini complessive, la loro particolare attitudine nello sviluppare una fotografia della natura montana, facendo vivere allo spettatore un’esperienza unica.

Il percorso si apre idealmente con 40 scatti di Vittorio Sella (Biella, 1859-1943) che analizza il suo progressivo passaggio da una fotografia ampiamente descrittiva e documentaria a un’altra che intende interpretare e celebrare la bellezza della natura e, in particolare, le montagne: dalle Alpi e le Dolomiti, al Ruwenzori in Africa, le montagne del Caucaso, il Sikkim incuneato tra Tibet, India e Bhutan, il Karakorum himalayano, l’Alaska.

Fino al 25 giugno 2023
bresciamusei.com

IL COLORE DELLE PIETRE

Gli intarsi di marmi e pietre dure sprigionano la loro bellezza in una narrazione che inizia dalla Casa Museo Zani di Cellatica, in Franciacorta, e prosegue alla scoperta dei tesori nascosti nelle due città Capitale Italiana della Cultura, che custodiscono straordinari esempi di questa plurisecolare produzione lapidea.

Lo stesso territorio bresciano e bergamasco è ricchissimo di testimonianze nel segno delle pietre poiché, tra la fine del Seicento e la metà del Settecento, questi luoghi conobbero un’eccezionale fioritura dell’arte del commesso lapideo, portata ad esiti di assoluta perfezione a Firenze nella prestigiosa Galleria dei Lavori, fondata da Ferdinando de’ Medici nel 1588.  

Fulcro del progetto “Il colore delle pietre” è il capolavoro assoluto della collezione: il Piano di tavolo ottagonale realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Da qui il tema della mostra ”Il tavolo delle meraviglie. L’Ottagono del Granduca Cosimo II° de’ Medici” che ospita anche altri quindici commessi in pietre dure di manifattura romana e fiorentina, databili tra il XVI° e il XVIII° secolo. 
 
Fino al 29 ottobre 2023
fondazionezani.com

I NODI DEL GIARDINO DEL PARADISO  

I nodi dei giardini del Paradiso è la mostra curata da LETIALetizia Cariello e Giovanni Valagussa, ospitata nei nuovi spazi restaurati del Grande Miglio del Castello di Brescia.

Fondazione Tassara ha deciso di mettere a disposizione una parte della sua inestimabile collezione di tappeti, donata da Romain Zaleski, con l’obiettivo di far apprezzare al grande pubblico alcuni manufatti abitualmente destinati all’esposizione in mostre temporanee nei maggiori musei del mondo.  

Il progetto espositivo raccoglie una preziosa selezione di 35 tappeti dell’area del Turkestan, che per la prima volta vengono esposti accanto a un nucleo di opere di arte contemporanea legate al tessile firmate da artisti internazionali, tra cui Alighiero Boetti e Herta Ottolenghi Wedekind.

Interessante la proiezione multimediale su un grande schermo a vela di Wladimir Zaleski, per un’unica e inedita installazione site specific: uno “spazio morbido” fatto di stoffa, fili, corde tese e tappeti appesi come stendardi o gonfaloni.

Parallelamente è stata organizzata a Bergamo la seconda edizione di Hortus Conclusus con l’apertura di tre Palazzi antichi di Città Alta: Palazzo Agliardi, Palazzo Terzi, Castello di Valverde.

Al loro interno sono proposti 13 tappeti molto rari, risalenti ai secoli XVI° e XVII° secolo.   
 
Foto @Luca Zanon
Fino al 5 novembre 2023
fondazionetassara.it

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