In copertina: Shoplifter / Hrafnhildur Arnadottir, Hypermania, 2022, Capelli sintetici su rete su moquette, tecnica mista/ Synthetic Hair on Net on Carpet/ Mixed Media, Misure ambientali/Variable Dimensions – Courtesy l’artista. Photo credit: Giovanni De Angelis
Al Chiostro del Bramante di Roma, un’invasione di creatività con installazioni site-specific.
Crollano gli schemi, si stravolgono le prospettive. Non c’è principio che tenga. È in atto una rivoluzione dei sensi, diretta a sopprimere ogni costrizione dando il via libera ad una nuova dimensione di arte e di meraviglia. Sì, perché se ordinarietà e spirito creativo non vanno in genere molto d’accordo, qui si assiste ad un “upgrade” del concetto stesso di immaginazione.
La fantasia spopola e pervade ogni ambito concettuale e spaziale, capovolgendo concetti e visuali e dando vita a nuove forme di attrazione e coinvolgimento.
“Crazy, la follia nell’arte contemporanea” è il progetto espositivo, a cura di Danilo Eccher, in atto negli spazi interni ed esterni del Chiostro del Bramante di Roma e che coinvolge 21 artisti di rilievo internazionale con oltre 11 installazioni site-specific.
Un affascinante viaggio nell’instabilità creativa prodotto da Dart – Chiostro del Bramante e firmato da Carlos Amorales, Hrafnhildur Arnardóttir / Shoplifter, Massimo Bartolini, Gianni Colombo, Petah Coyne, Ian Davenport, Janet Echelman, Fallen Fruit / David Allen Burns e Austin Young, Lucio Fontana, Anne Hardy, Thomas Hirschhorn, Alfredo Jaar, Alfredo Pirri, Gianni Politi, Tobias Rehberger, Anri Sala, Yinka Shonibare CBE, Sissi, Max Streicher, Pascale Marthine Tayou, Sun Yuan & Peng Yu.
La location romana, in questo periodo più che mai, si trasforma in un laboratorio d’eccezione per innovative sperimentazioni, esperienze immersive, contaminazioni no limits, inediti confronti d’autore.
L’attualità, con le sue drammatiche contraddizioni, rivisitata sul fronte dell’arte, inebria lo spirito e se la gioca alla grande sul terreno dell’imprevedibilità.
E come non stupirsi di fronte alle colate di colore di Ian Davenport, che “imbrattano” di fantasia la scalinata esterna del palazzo, mentre all’interno, salendo i gradini, si rimane avvolti da un inquietante volo di farfalle, ben 1500, ad opera di Carlos Amorales.
Ideale chiosa del percorso, sintesi di contemporaneità e richiamo al classico, l’immersione totalizzante di Fallen Fruit, duo formato dagli artisti statunitensi David Allen Burns e Austin Young, che nella Sala delle Sibille ha ricreato uno speciale omaggio all’iconografia e alla grande tradizione della pittura italiana.
Lì, dove follia e arte vanno a rimuovere ogni linea di distinzione, ci rimane la forza dirompente di una visuale sconvolta, ribaltata, a tratti perfino irriverente.
Succede pure quando l’arte tenta di dare forma a ciò che non si vede, come nel caso degli enormi macigni a sostituire le teste di uomini nell’opera “Teenager Teenager” del duo cinese Sun Yuan & Peng Yu: un’immagine potente che vuole rappresentare l’informe affollarsi dei pensieri durante il processo creativo di un artista.
La percezione dello spazio muta sotto i colpi di una creatività totalmente scevra da barriere mentali: le direzioni si invertono e si sovrappongono immergendo lo spettatore in una dimensione altra, alienante quanto meravigliosa.
L’arte trova nuovi punti di contatto col design e la moda, mescolando straniamento a euforia e dando voce a linguaggi inconsueti e variopinte esperienze sensorali.
Lo fa anche l’islandese Hrafnhildur Arnadottir, conosciuta come Shoplifter che, utilizzando capelli naturali e sintetici, esplora i concetti di diversità e unicità assemblando il materiale in una totalità di morbidezza e colore.
Al Chiostro del Bramante l’arte deborda quindi in giocosi scampoli di insania, ma rimane un irrinunciabile appiglio traboccante di bellezza e energia, presenza consolatrice che rianima e investe di vita.
Fino all’8 gennaio 2023 *
* Giorni di apertura e modalità di visita della mostra seguono le disposizioni governative in tema di contenimento del COVID-19.
Stefania Vitale
Caporedattrice
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