Giovanni Tomasini, designer e direttore creativo di Studio7B, presenta l’ultimo progetto del suo studio, selezionato per l’Expo 2020
Il complemento d’arredo più importante nella cultura orientale è senz’ombra di dubbio il tappeto. Un antico detto persiano dice: “Un tetto ed un tappeto: questa è la mia casa”.
Il tappeto non è ovviamente una novità per noi occidentali: morbido, liscio, caldo e rassicurante rappresenta un contraltare ai pavimenti ruvidi e sconnessi.
È da sempre uno status symbol: nei dipinti sottolinea la presenza di nobili, potenti e santi, tuttavia lo utilizziamo abitualmente anche per toglierci la polvere da sotto i piedi.
Per i popoli orientali il concetto di tappeto è molto più intimo perché l’arabo trova in esso le sue radici e l’appartenenza alla sua comunità; in più rappresenta un luogo di riunione e convivialità, isola il fedele dal terreno impuro avvicinandolo al Divino, delimitando così un luogo sacro.
Questo mese vi parlo di “Opus Ligneum”, un mio progetto, o meglio un progetto di Studio7B, ideato a 6 mani con le colleghe designer, Giulia Kron Morelli ed Eliana Valenti.
L’idea è stata quella di realizzare un complemento di design esportabile all’estero, che potesse testimoniare la creatività e l’abilità artigiana del Made in Italy, in una forma che fosse estremamente originale e al contempo d’appeal per la penisola arabica.
Un tappeto come un parquet… o un parquet come un tappeto? Ci ha da subito affascinato l’idea di “trapiantare” il concetto del pavimento in legno, a noi tanto caro, in una cultura dove è totalmente alieno.
Come? In un modo anticonvenzionale! Il nostro oggetto si pone come un’alternativa di alto design al classico tappeto, oltre che rappresentare un’inedita applicazione del legno come materia prima.
Realizzabile su richiesta in diverse essenze e colorazioni, Opus Ligneum è assemblabile in infinite combinazioni e permette di realizzare molteplici e sempre differenti configurazioni, per delimitare aree o creare percorsi; composizioni solide e stabili ma comunque reversibili.
Opus Ligneum è un rivestimento che dona anche alla più fredda pavimentazione, la calda e morbida sensazione del legno, sfoggiando diverse cromie e una ricercata lavorazione, attraverso la moderna texture geometrica che ne solca la superficie: quest’ultima altro non è che una stilizzazione dei motivi geometrici islamici, dei girih persiani e delle zellige marocchine.
L’ancoraggio delle pannellature modulari è garantito da un robusto elemento metallico, lavorato dal pieno, che funge sia da connettore che da luccicante decoro, perfettamente incastonato nel corpo dei pannelli stessi.
Lo stereotipo del legno come materia prima arcaica viene qui sdoganato attraverso una forma che può contenere facilmente anche elementi tecnologici come luci led, fibra ottica, resistenze scaldanti, cavi e sensori di prossimità e di pressione. Il nostro progetto si è rivelato da subito vincente.
Siamo stati infatti selezionati dal contest “Design Competition in Expo Dubai 2020” e inseriti nella ristretta cerchia di giovani designer che rappresenteranno l’Italia a partire dal 20 Ottobre.
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di Giovanni Tomasini
Studio7B – interior design, industrial design, web e consulenza in marketing & commerciale.
FabLab BRESCIA, via Pavoni, 7/B Brescia
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