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Una casa non vive una, ma molte vite. Adagiata sui verdeggianti declivi del Chianti aretino, questa abitazione ci accompagna in un inconsueto viaggio tra vecchio e nuovo.
progetto eutropia – testo edda giancola – ph michele biancucci
Attraversando le colline del Chianti si incontrano cipressi, olivi e naturalmente viti a creare un’indimenticabile cornice al paesaggio, che funge da sfondo ad antiche pievi, case coloniche in pietra e prestigiosi castelli. Ne è un esempio il vecchio cascinale illustrato nelle pagine a seguire, dove in un meticoloso lavoro di “sottrazione”, risanamento conservativo e ricerca di equilibrio, prende vita una nuova dimensione abitativa. “La prima volta che sono entrato in questa casa – spiega il progettista Ugo Dattilo dello studio Eutropia di Firenze – ho percepito che esisteva una complessità spaziale che era stata intrappolata dagli interventi precedenti e aspettava solo di essere risvegliata”. Evitando così il ricorso ad un facile mimetismo, la scelta progettuale ha optato per una voluta ed efficace contrapposizione tra la memoria architettonica e la contemporaneità. La struttura è compatta, giocata sul contrasto tra gli elementi costruttivi della tradizione, come i possenti muri in pietra e le antiche travi lignee, accostate ad un taglio asciutto e geometrico dato dall’ampio utilizzo di vetro, cor-ten e resina. Il nuovo assetto planimetrico ha una pianta aperta, spazi fluidi che ingannano le altezze consentendo allo sguardo di spaziare libero senza interruzione alcuna. Il vetro corrisponde ad un elemento decisamente neutro, che si accosta con sobria eleganza favorendo una ideale penetrazione tra ambiente esterno e architettura; così un “pezzo” di Toscana si trasferisce negli spazi indoor accompagnato da una importante luce naturale che, scivolando sulle asperità della pietra e insinuandosi nei solchi del legno, crea suggestivi effetti scenici. L’intervento ha rispettato le differenze cromatiche e materiche, oggi legate strutturalmente ma formalmente disomogenee; in queste diversità la casa appare ricercata e rispettosa e si dichiara l’intento di contaminare la tradizione.
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