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Uno spazio antico diviene una signorile residenza dal taglio contemporaneo e dalla semplicità discreta e raffinata.
interior designer e testo cinzia boffo dal pozzo – ph luca girardini
In una villa d’epoca alle porte di Vicenza, immersa fra i Colli che fanno da eco alle visioni palladiane, la metamorfosi voluta dalla giovane coppia che qui vi abita ha trasformato un vecchio e cupo sottotetto in un luminoso loft, uno spazio ampio e di grande respiro. Nella prima metà del Settecento, quando i “Signori” della Repubblica di Venezia diedero l’avvio ad un processo di recupero dei loro palazzi, la villa fu oggetto di una ristrutturazione. Una nuova scala, figlia delle innovative teorie dell’architetto Longhena, permise di utilizzare separatamente i piani e la “soffitta” fu messa a disposizione delle donne della casa, per passarvi il tempo privato senza alcun dovere di rappresentanza pubblica o di etichetta. Oggi, quasi tre secoli dopo, questa “soffitta” carica di storia si illumina di nuova vita. L’antica casa è geometricamente un quadrato. Nel perimetro dei quattro pilastri centrali, che sostengono le articolate falde del tetto, è stato organizzato il blocco cucina a marchio Modulnova, di fronte si trova il grande tavolo da pranzo e lateralmente le aree destinate al relax ed alla conversazione. Sul lato a nord, si sviluppa la parte privata con le camere e i bagni. Un’organizzazione degli spazi semplice e logica, ma con una solennità ed un pregio inaspettati. Pochi elementi molto ricercati, tanto spazio libero dal superfluo ed una realtà domestica che si sublima in un’esperienza dai contorni artistici. La parete che espone il quadro è uno dei quattro lati del blocco che identifica la cucina, inserita proprio al centro dell’imponente copertura a travi in legno, mentre il verde tenue delle finestre evoca la natura del giardino della villa, condiviso con la famiglia che abita gli antichi piani nobili sottostanti. La cucina, nel suo concetto aperto e minimalista, è l’esempio perfetto del mutare dei tempi e delle generazioni… tutto ruota intorno alla sua solida ma “impalpabile” presenza. La struttura lignea è stata dipinta di bianco come tutto l’involucro esterno. Vecchie, leggere pareti divisorie sono state rimosse per rendere visibile e protagonista l’antica struttura che sovrasta uno spazio totalmente aperto. Grandioso e scenografico è il tavolo da pranzo posto in linea con la cucina insieme alle sedie Ghost di Gervasoni di assoluta eleganza; sono sempre della collezione arredo di Gervasoni i candidi e avvolgenti imbottiti che arredano con grazia lo spazio restante.
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