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Un sottotetto fiorentino si riveste di “charme parisien” grazie all’abilità e allo stile della proprietaria.
ph e testo brando cimarosti
Nel cuore di Firenze, accanto alle vie più chic e griffate della città d’arte per eccellenza, all’interno di un pregiato edificio storico sapientemente ristrutturato, è ubicato questo elegante ed equilibrato appartamento progettato dall’interior designer – nonché proprietaria – Adele Tognaccini con il contributo del marito, Andrea Pucciarelli. L’esigenza primaria, in questo restauro conservativo, è stata quella di rivalutare gli elementi architettonici compositivi della casa, attualizzandoli al fine di recuperare il senso dell’abitare. Reinterpretare quindi ciò che già c’era e ricostruire l’essenza del luogo, dove la luce resta protagonista indiscussa. La palette cromatica è composta da colori avvolgenti e rassicuranti, che prendono spunto da decorazioni originali e diventano il leit motiv dell’abitare; colori “ton sur ton” evitando forti contrasti dove l’avorio, il tortora, la pittura a calce dalle sfumature grigiastre e gli accenti di glicine creano un’atmosfera soffusa. La luce ed il colore sono per la proprietaria fonte di benessere; tutto è luminoso con un decor raffinato, in bilico tra il bianco della boiserie e degli arredi ed il color lavanda, che ripropone ambientazioni francesi e rustiche. È evidente l’esperienza della designer Adele Tognaccini nell’ambito dello yacht design. Gli ambienti rievocano una “barca arenata”, partendo dalla pavimentazione in abete grezzo invecchiato naturalmente e poi dipinto di bianco oltre alla fusione di stili, la cura di ogni dettaglio, come l’enciclopedia delle città del mondo ed il vademecum per il viaggiatore. Una casa particolare, ma soprattutto carica di particolari, dove la spazialità fluida del suo impianto distributivo porta l’osservatore a scoprire ogni scorcio di questo inedito appartamento. In questa prospettiva l’architettura ha un ruolo di supporto rispetto allo spazio decorativo, serve ad enfatizzare gli oggetti creando un esemplare palcoscenico, dove vivere è poetico. Dal piccolo terrazzo non resta che osservare il mondo, i tetti rossi di Firenze e le austere architetture medioevali in pietra, dove il caos della città arriva solo come un brusio lontano e rassicurante.
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