Al MAXXI di Roma scenari onirici in una collettiva firmata da artiste contemporanee
Il corpo recepisce, accoglie, comunica. E lo fa attivando i 5 sensi nell’ambito dei contesti più svariati.
Ascoltare le proprie reazioni fisiche rappresenta una preziosa forma di conoscenza e in quest’ottica l’arte può stimolare nuovi canali di acquisizione e conseguente consapevolezza.
È quanto si può sperimentare in questo periodo al MAXXI di Roma, eccezionale teatro della mostra dal tema “Ambienti 1956 – 2010. Environments by Women Artists II”: fantastici scenari, tridimensionali e immersivi, ottenuti combinando arte, architettura e design che, attivati mediante l’interazione umana, perfezionano il proprio ruolo nello spazio disegnato da Zaha Hadid.
L’esposizione rappresenta il capitolo successivo di “Inside Other Spaces. Environments by Women Artists 1956–1976”, progetto ideato dalla Haus der Kunst nel 2023, per mettere in luce il contributo fondamentale di protagoniste al femminile.
In mostra si trovano, nello specifico, opere di Micol Assaël, Monica Bonvicini, Judy Chicago, Lygia Clark, Laura Grisi, Zaha Hadid, Aleksandra Kasuba, Kimsooja, Christina Kubisch, Léa Lublin, Nalini Malani, Marta Minujín, Tania Mouraud, Pipilotti Rist, Martha Rosler, Esther Stocker, Nanda Vigo e Tsuruko Yamazaki.
Il risultato è un affascinante mix di suggestioni, risposte autentiche e spontanee filtrate esclusivamente dal proprio personale contatto diretto con le installazioni di artiste contemporanee. Un tuffo a perdifiato in spazi onirici che inneggiano ad un futuro visionario, capace da un lato di risvegliare le coscienze e dall’altro di stimolare nuove indagini.
Fino al 20 ottobre 2024
maxxi.art
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Stefania Vitale
Caporedattrice
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