Ad Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, un ricco progetto espositivo sulle opere dell’affermato duo torinese
Caleidoscopici, eclettici, affiatatissimi. Due gemelli, una passione in comune e un unico marchio di fabbrica: Van Orton. Marco e Stefano Schiavon, classe 1983, originari di Rivoli, formano una coppia sinergica e ormai affermata a livello internazionale, muovendosi trasversalmente fra arte, design, musica, cinema e sport.
Le loro opere, che hanno assunto nel tempo un tratto riconoscibilissimo, si alimentano di suggestioni delle più disparate, mixando alla meraviglia lo stile delle antiche vetrate gotiche, le ispirazioni Pop anni ’80 e i personaggi di fantasia, coniando così icone di stile attuali e di grande impatto. Una visuale originalissima, quindi, che ha saputo farsi largo anche all’estero, grazie anche a collaborazioni di altissimo livello, come Disney, Swatch, Mercedes, Colmar, Rolling Stone, Sky o Yamaha.
La poetica del duo pop viene riassunta e analizzata nelle sue tante sfaccettature in occasione della mostra dal tema “Prospettiva Van Orton”, ideata e organizzata dall’Associazione culturale Verticale d’Arte e visitabile fino al prossimo 7 gennaio nella doppia sede del Forte Malatesta di Ascoli Piceno e della Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto.
È stata essenzialmente la passione, diremmo quasi il desiderio di divertirsi, a far muovere i primi passi ai gemelli Schiavon, che hanno assunto come nome d’arte quello del protagonista del film “The game” del 1997, interpretato da Michael Douglas: Nicholas Van Orton, appunto.
Nati come grafici tradizionali, in un primo momento hanno “semplicemente” seguito l’istinto di reinterpretare a piacimento miti e film giovanili, affascinati dai personaggi del cinema, della TV e dei fumetti, in poche parole da tutto ciò che accendeva il loro immaginario, vedi anche il packaging dei giocattoli. Nel riassemblare il proprio patrimonio visivo, fra pezzi cult e veri e propri oggetti del desiderio infantile e adolescenziale, hanno inserito un “guizzo” unico: la capacità di fornirne una lettura nuova e unica che aggiungesse fantasia al fantastico fino a crearne una visione tutta propria. Il resto è venuto quasi da sé: messe in rete, le realizzazioni dei Van Orton hanno destato curiosità e progressivo interesse fino a sfondare porte prima impensabili, come nel caso della Marvel, che li ha contattati per le loro rivisitazioni dei celebri eroi. L’attività dei Van Orton, partita nel 2013, ha scatenato un’attrattiva trasversale approdando anche alla corte di Eddie Vedder o dei Bon Jovi, per i quali hanno realizzato i led wall del tour 2019. Linee spesse a creare contorni per ampie campiture e, all’interno, un’autentica esplosione di colore: questi gli elementi distintivi di composizioni tanto energiche quanto singolari per le quali i fratelli Schiavon si spartiscono abitualmente i compiti in perfetta sinergia.
Il progetto espositivo in atto nella doppia sede di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto è concepito come esperienza immersiva a tutto tondo nell’alfabeto artistico coniato dai fratelli, tra immagini, video, pannelli esplicativi e installazioni a corredo delle opere. Il percorso scandisce gli elementi del linguaggio che si cela dietro ogni realizzazione firmata dai Van Orton i quali, attingendo da input del passato, si sono saputi proiettare prepotentemente anche al futuro, vedi anche l’approdo al mercato degli NFT.
Le mostre sono articolate in diverse sezioni: dalle opere sui volti iconici e i ritratti, alle scene di film di successo, come “Ritorno al futuro” o “Ghostbusters”, dai già citati eroi Marvel fino ai prodotti per i grandi brand, alcuni creati ad hoc per l’esposizione. Sagome di colore, tra reale e irreale, che incorniciano e enfatizzano le suggestioni di un universo parallelo e multiforme.
Fino al 7 gennaio 2024
ascolimusei.it
Stefania Vitale
Caporedattrice
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