Tommaso Calini e Alessandra Cervia interpretano gli spazi nel nome di calibrate connessioni col contesto e di una piena libertà creativa
L’identità di uno spazio si plasma sull’unicità di un’interpretazione. La filosofia d’azione di Aptitude Studio, realtà con sede a Milano e operante dal 2011, si concentra in un connubio vincente fra professionalità, eclettismo e metodo sartoriale. A spiegarci le linee guida, i suoi titolari, gli architetti Tommaso Calini e Alessandra Cervia, compagni di vita oltre che di lavoro, uniti nella direzione della ricerca estetica ma anche della funzionalità.

Qual è il vostro approccio al progetto? “Innanzitutto è fondamentale per noi l’analisi del contesto in cui andiamo ad operare. Lavorando molto a Milano ci capita di trovare diversi layer, confrontandoci così con quello che nel tempo è stato aggiunto o tolto. A volte riscopriamo tanti piccoli tesori che sono stati indebitamente celati, vedi splendidi affreschi svelati con l’apertura di controsoffitti: da qui parte un interessante processo di recupero. Siamo attentissimi anche alla conservazione di porte, maniglie, cornici”.


Prediligete i palazzi storici? “Milano è molto ricca di case a cavallo fra Ottocento e Novecento, che sono sicuramente le nostre preferite. La comunicazione rimane a tal proposito un aspetto prezioso: riuscire a trasmettere la nostra visione facendola abbracciare in toto è alla base di ogni nostra ricerca e sperimentazione”.
In tal senso il nome Aptitude non è certo casuale… “Sì. “Aptitude” indica un’idea di grande apertura, una predisposizione all’ascolto e al confronto con il luogo e con le persone”.

Facendo un passo indietro, come nasce lo studio? “Ci siamo conosciuti all’Università e abbiamo fatto anche la tesi insieme. Poi Alessandra ha lavorato da Ferruccio Laviani per tanti anni, mentre io ho operato nello studio di architettura milanese DFA Partners. Alla base abbiamo dunque un percorso diverso, ma l’intendimento nel tempo è stato chiaramente comune: il desiderio di esprimere e realizzare qualcosa di assolutamente nostro, naturalmente lavorando insieme”.


Se doveste definire in estrema sintesi la filosofia di Aptitude? “Una parola che ci contraddistingue è sicuramente rispetto, inteso come attitudine ad accogliere le possibilità, il consiglio, o l’ispirazione di qualcun altro”.
L’intervista continua su DENTROCASA in edicola e online.
Project Director RITA BAIGUERA
Graphic Designer CRISTINA ZANACCHI

Stefania Vitale
Caporedattrice
Seguici su