Petschinka: un artista a 360 gradi, con un occhio di riguardo per l’uomo contemporaneo e l’attualità
nell’immagine: Freunde 130×90 cm
Robert Petschinka nasce nel comune di Großmugl, un paesino situato nella Bassa Austria, il 15 gennaio del 1956.
Vive e lavora a Sierndorf, distretto di Korneuburg, sempre nella Bassa Austria.
• Mi racconti com’è nata la passione per la pittura?
“A causa di un’infezione ossea, all’età di 10 anni vengo sottoposto ad un intervento chirurgico alla caviglia. Per rendere più sopportabile il periodo di convalescenza, durante il quale mi era vietata ogni attività sportiva all’aperto, mio padre mi regala una scatola di acquerelli. È così che, cercando di riprodurre diversi quadri di Picasso e di altri pittori famosi, scopro il mondo della creatività. Da quel momento nasce il mio interesse per l’arte”.
• Le tue tematiche sono sempre figurative…
“Le mie opere iniziano a rispecchiare fedelmente la mia vita e il mio ambiente di lavoro, in cui gli stati d’animo, lo sguardo critico rivolto alla società e lo sviluppo dell’umanità rimangono sempre i temi fondamentali. Nelle mie immagini sono soprattutto presenti contrasti sociali, riflessioni su problemi relazionali e lavorativi e svariate tematiche attuali. Al centro rimane sempre l’essere umano. Essendo un attento osservatore degli eventi, considero i miei disegni – che creo con regolarità quasi quotidiana – come un diario dal tema Ciò che mi porta il giorno”.
• Oltre che artista, sei anche un organizzatore di eventi.
“Un altro campo d’attività a cui mi dedico con tutto me stesso e che mi sta molto a cuore è la pedagogia artistica. Ricoprendo per 10 anni la carica di presidente-coordinatore della galleria “Grenzart” a Hollabrunn, ho organizzato e curato numerose mostre e conferenze e ho realizzato parecchi progetti, anche in collaborazione con le scuole locali. Attualmente sono ritornato a concentrarmi più sul mio lavoro personale, rappresentato soprattutto dal disegno. Inoltre sto elaborando progetti per la realizzazione di opere in spazi pubblici, approfittando di una rete stabile di contatti con colleghi in numerosi Paesi europei”.
• Possiamo quindi definirla un artista a tutto tondo?
“L’interesse è sempre l’espressione creativa a 360°. Dunque, per ampliare la mia ricerca artistica, indago differenti forme espressive. Infatti la mia opera d’artista spazia dalla pittura alla scultura, dal disegno alla musica. Ma non solo. Faccio anche illustrazioni di libri e progetti d’arredamento di interni. Mi sento parte integrante della scena culturale nazionale con molti contatti in Austria e all’estero.In questi tempi nei quali si sta diffondendo un senso d’isolamento a causa della pandemia, trascorro molte ore nel mio studio sviluppando nuove forme d’espressione. Ovviamente mi manca la mia solita rete di contatti, dai famigliari agli amici”.
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di Gianbattista Bonazzoli
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