Artista visivo, editore, collezionista: un personaggio poliedrico
nell’immagine: “Ma l’amor mio non muor 1994, tecnica mista su carta.”
Giorgio Bertelli è nato a Brescia nel 1957. Espone per la prima volta nel 1981 alla Galleria Studio 80 di Aldo Bresciani. Dal 1985 dirige le Edizioni L’Obliquo. Artista visivo, editore, collezionista: ma chi è in realtà Giorgio Bertelli? Glielo abbiamo chiesto direttamente in questa breve ma intensa intervista per i lettori di DENTROCASA.
“Mi riconosco in tutte le definizioni alle quali faceva cenno – risponde Bertelli –. Le tre attività a cui ha fatto riferimento si sono formate e sviluppate autonomamente, ma spesso vanno ad intrecciarsi, sovrapporsi e completarsi reciprocamente”.
• Quando e come inizia il suo interesse per le arti visive?
“Banalmente, direi, fin da bambino. Ho sempre amato sia la carta, sia le matite: realizzavo piccoli disegni a grafite e successivamente, con le prime penne a sfera, ho disegnato sempre rigorosamente in bianco e nero. I fogli erano saturi con un brulichio di micro personaggi a riempire ogni spazio: a volte ne ritrovo qualcuno in un cassetto ed è sempre un’emozione… Da adulto la propensione al supporto cartaceo è rimasta costante, sia nel mio lavoro visuale, sia nel collezionismo”.
• Ci può parlare un po’ di questo ultimo aspetto?
“Anche come collezionista mi sono sempre interessato alla grafica, ovviamente in parte per motivi economici, ma anche e soprattutto, come dicevo prima, per il mio amore nei confronti di carte, inchiostri, matite e tecniche “classiche” di riproduzione di un’immagine, come acquaforte, litografia su pietra, xilografia, ecc. Ho iniziato giovanissimo, con i primi risparmi, ad acquistare fogli dei pittori locali che stimavo, per poi passare, crescendo, agli artisti contemporanei di importanza internazionale e alle avanguardie storiche del ’900”.
![Calore calore 1993, tecnica mista su carta. Figura nella notte opera su carta anni ’90.](https://www.dentrocasa.it/wp-content/uploads/2019/07/BERTELLI-LUGLIO-00-300x173.jpg)
• E come è approdato invece all’editoria?
“Il legame tra grafica e libro è strettissimo, quasi inestricabile. Nel 1985 ho creato le edizioni L’Obliquo, pubblicando piccoli libri di prosa e poesia, soprattutto di autori del ’900, in tiratura limitatissima e sempre accompagnati da una grafica appositamente realizzata da artisti contemporanei. Solo per ricordarne alcuni: Boetti, Accardi, Isgrò, Paolini, Zorio, Cucchi, Paladino, Ontani, Spalletti, Salvo, Fioroni, Schifano.”
• Cosa prevede per il suo futuro?
“Continuerò a disegnare, a pubblicare libri, ad arricchire la collezione…”.
giorgiobertelli.altervista.org
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di Gianbattista Bonazzoli
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