“Sono un po’ diavolo, un po’ angelo…”. Il suo racconto tutto d’un fiato.
nell’immagine: Love will tear us apart; Mushrooms pasta.
Dorothy Bhawl, artista bresciano, vincitore di diversi premi d’arte nazionali ed esteri, collabora con colleghi di fama internazionale e nazionale spaziando nel cinema e nella musica. Ha all’attivo anche diverse opere editoriali e pubblicazioni. Gli abbiamo lasciato la “libertà” di raccontarsi a ruota libera, senza alcuna interruzione…
“Nasco dalla continuità spazio tempo, nel dare forma a un corpo nel suo lato più utile, nel poter creare ciò che non è creato secondo la propria unicità. Nasco dal caso… da una voglia “nuova”.
Dorothy Bhawl è l’unione di 12 lettere a formare un nomignolo gradevole, femminino: ogni lettera corrisponde ad una realtà, un omaggio, un sigillo… Dorothy Bhawl è un acronimo, ma anche un anagramma; è tutto e niente, fumo e arrosto.
Se dovessi chiedermi cos’è Dorothy Bhawl? Ti risponderei… uno schizzo. Come tutti noi siamo stati generati, in quantità e modalità differenti e casuali ma sempre estremamente perfetti nella genesi. L’ispirazione nasce dalla curiosità, dal basso e dall’alto dal micro e dal macro. Credo che l’ispirazione sia un elemento fisico che ci governa, qualcosa di vero e palpabile e dettato dall’unione di suoni e colori. Il tutto viene da lì. Gli uomini hanno sempre guardato le stelle per trarne cosa? Forma, colori e suoni? Non credo.
Gli uomini hanno sempre guardato le stelle per avere la loro fede e credere nel proprio divino. La poesia… un dono, un regalo con tutte le meraviglie del suo creato. Bisognerebbe comprendere meglio che la terra ha il diritto di girare su se stessa, ma non che l’uomo si arroghi la presunzione di far sì che la terra giri intorno a lui, che non ha niente da offrire.
Dorothy Bhawl è un artista autodidatta interessato al mondo contemporaneo, soprattutto alla realtà che appartiene e avvolge quest’epoca: quello della comunicazione, dei social network, spiritualità e grottesco con un sentimento di odi et amo.
È un artista romantico, con uno sguardo innamorato e al tempo stesso disincantato del mondo usa le proprie fotografie e sculture per descrivere la realtà con esagerazioni e con colori che ricordano la versione cinematografica dei musical e con uno sguardo che si concentra sull’aspetto ludico dell’arte.
I colori sono spesso irreali, contrastanti, con forti urti cromatici per definire la malinconia o per accentuarne il significato che sia esso tragico o comico grottesco, viceversa in pittura.
Eccessivo e sintetico come il mondo in cui è emerso. Una contraddizione vivente, ma al tempo stesso lineare e coerente con se stesso, amato dalle genti per l’amore della bellezza e l’umanità nel farla scoprire a chiunque voglia entrare nelle sue braccia…”.
dorothy.bhawl@hotmail.com
dorothybhawl.com
instagram: /dorothy_bhawl/
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di Gianbattista Bonazzoli
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