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Alle pendici delle colline fiorentine, una villa del ’600 coniuga con maestria l’antico ed il contemporaneo.
ph e testo brando cimarosti
All’ombra degli alberi secolari, circondata da geometrici giardini all’italiana, nel cuore di una colonica del Cinquecento, si cela l’abitazione dell’interior designer Adele Tognaccini. Ed è proprio la proprietaria, coadiuvata dall’architetto Sabrina Coltroni, a progettare la ristrutturazione di una porzione di questo cascinale fiorentino, caratterizzato da uno stile personale e ricercato. Un progetto ardito, dove si è riusciti a miscelare con eleganza, stile e tendenze differenti. L’involucro architettonico originario è stato preservato, gli ambienti interni si aprono invece alla contemporaneità. Il living è stato completamente svuotato, trasformandosi in un ampio e luminoso open/space, dalle forme rigorose ed essenziali, dove fanno capolino creativi elementi di design, alternati ad arredi dal sapore etnico, oggetti antichi reinterpretati che rivivono con nuove funzioni, oltre a complementi acquistati nel tempo che rappresentano numerosi ricordi di viaggi lontani. Il grande camino gioca un ruolo da protagonista, diviene quinta della vita domestica. L’interno è in corten ossidato, dalla inconfondibile calda tonalità con bullonature in ferro arrugginito a vista, le sfumature richiamano la traversina ferroviaria in legno, un pezzo storico ed affascinante.
Materiali che rimandano al passato e che, vivacemente, contrastano con la spazzolatura del pavimento in legno di quercia e con la geometria degli arredi. La zona giorno è distinta dalla cucina e dal pranzo tramite una scala che pone un limite tra gli ambienti; il collegamento verticale conduce al livello inferiore, destinato a studio e rifugio artistico della proprietaria. La scala è asciutta e monolitica, è realizzata in calcestruzzo armato ed inerti ben visibili, la sua concretezza la rappresenta non solo come elemento architettonico, ma la rende una vera presenza scultorea. Sul pianerottolo è installato un avvolgente quadro dell’artista Mladen Karan, “il ricordo” che, con il suo acceso colore arancio, spezza la monotonia dei colori neutri. La zona notte è contraddistinta da un volume dinamico, realizzato tramite leggeri dislivelli in lastre di pietra Calosina; le pareti sono ammorbidite da una curva sinuosa che interrompe il succedersi degli angoli retti. La camera padronale è avvolgente, adiacente la sala da bagno caratterizzata da una grande vasca, custom made, rivestita in elegante mosaico giallo royal ancient; tonalità e sfumature inseguono i colori della terra presenti in questa zona.
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