Una decorazione a carattere geometrico. Tradizione e avanguardia si fondono mirabilmente in una tavolozza di colori brillanti e in un’immagine quasi visionaria.
nome: Heriz – origine: Azerbaigian iraniano – epoca: metà del XIX° secolo – materiali: struttura in cotone, vello in lana – annodatura: tipo simmetrico – colori: naturali e vegetali – dimensioni: cm 450×360
Prosegue con questo numero la serie di rubriche dedicate a tappeti classificabili come “rari” quindi, secondo la definizione del nostro vocabolario, “non comuni, non frequenti, difficili a trovarsi”. In questo numero presentiamo il tappeto di Heriz. Siamo nell’ambito di esemplari di tempi lontani, altamente considerati nel mercato internazionale e in grado di stimolare le nostre corde emozionali. Ci spingiamo in un antico villaggio nell’estremo sud della Persia che sviluppò la propria vocazione artigianale ai primi del 1800. Dai vicini laboratori della cittadina di Tabriz venne introdotto nei secoli passati il motivo del medaglione centrale, arricchito da vistosi cantonali. Gli annodatori locali di Heriz rifiutarono tuttavia di realizzare un tappeto secondo un preciso progetto affidandosi unicamente alla memoria, all’abilità, all’istinto. Si tratta di tappeti sostanzialmente di umili origini, non particolarmente fini e curati nei dettagli. Il passare dei decenni trasformò questi punti deboli in autentiche eccellenze per il tappeto geometrico, schematizzato e scevro da eccessi ed inutili virtuosismi. Per decenni sottovalutati dai collezionisti più “integralisti”, unicamente concentrati su tappeti di elevata finezza esecutiva e tradizionalmente più barocchi, gli splendidi esemplari di Heriz appassionarono il mercato internazionale per la loro forza espressiva, le generose dimensioni e la contemporanea colorazione. Dagli anni ’90 divennero autentiche icone per aste internazionali e gallerie specializzate. L’Heriz della scheda evidenzia una decorazione a carattere geometrico, strettamente legata a tradizioni antiche, incompatibili con l’adozione di forme curvilinee, estremamente complesse. Il motivo floreale viene quindi semplificato ed involontariamente destrutturato, dando vita ad una personalissimo stile grafico. Questo esemplare dal sapore tribale e dal marcato contrasto cromatico presenta con naturale imprecisione il classico schema compositivo a medaglione con appendici che si estende per buona parte del campo centrale. Gli ornamenti riempitivi presentano forme stellari stilizzate e sono connessi tra loro da tralci biforcuti.
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arch. Jim Lo Coco
Consulente Tecnico del Tribunale di Brescia nel settore tessile è docente di storia e tecnica del tappeto orientale presso la SCUOLA REGIONALE PER IL RESTAURO Enaip. È titolare della storica azienda di famiglia.
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